L'alluminio del legno

Non possiamo e non dobbiamo essere indifferenti a tutto ciò che ci succede attorno, questo ci porta a smettere di crescere culturalmente e professionalmente.

Dobbiamo essere più curiosi e lasciare alla nostra curiosità il compito di dare i suoi frutti, aprendo la mente alla innovazione e alla tecnologia.

La curiosità è lo stimolo di vita ed è la chiave per farci ragionare fuori dai normali schemi imposti da un mercato deciso e pilotato dai grandi colossi del Marketing.

Questo purtroppo frena a dismisura qualunque iniziativa personale rincorrendo sempre e continuamente il sogno di fare business con grandi aziende insidiate in tutto il mondo.

Ricordiamoci che l’Emozione è la partenza al cambiamento, l’Emozione è vita, l’Emozione fa ragionare in modo diverso, ci fa agire in modo diverso, ci fa vedere le cose in modo diverso.

Solo toccare o vedere un oggetto nuovo, fuori dai normali canoni costruttivi crea Emozione.

 

Questa è la strada! Il nostro compito è creare Emozione.


L’ emozione è la prima fase di un cambiamento importante, apre la mente per nuove idee, apre la strada all’ innovazione, alla tecnologia, apre nuovi filoni creativi, ma soprattutto apre nuovi mercati, nuove proposte e nuovi prodotti emozionanti da inserire sul mercato.

 

Un nuovo progetto deve sedurre, appagare, dare la voglia di investire, farci sentire forti convinti del fatto che siamo sulla strada giusta per il cambiamento.

 

Stiamo Parlando di una nuova pianta, che nel mondo viene considerata l’ alluminio del legno, nome azzeccato e proprio per paradosso paragonabile a questo metallo.

 

Paulownia

dove possiamo ricavare un legno:

Tenero

Molto elastico

Leggerissimo

Semignifugo

Idrorepellente

Vero; poco resistente all’ abrasione, ma con molte altre ottime peculiarità

 

Esattamente come l’alluminio

 

Bistrattato per anni dalle lobby degli acciai perché troppo leggero ( leggerezza = poco resistente)

 

Però al tatto creava emozione e forte curiosità

 

Bene: grazie a questo metallo il mondo ha conquistato lo spazio.

 

Oggi è il metallo tecnico strutturale più usato : dalla compagnie aereospaziali, nell’ avionica in generale, dalle case automobilistiche e per assurdo per confezionare i cibi.

 

Assieme possiamo fare tanto

 

Possiamo ad esempio evitare che le buone idee siano regalate alle grandi aziende

Possiamo evitare che il mercato si impadronisca dei nostri prodotti e delle nostre idee a basso prezzo, come ha già fatto con le colture agricole e con una folta rete di artigiani ( tessuto fondamentale per l’ Italia) depauperando il nostro mercato e il pregiato MADE IN ITALY.

Possiamo almeno una volta vivere l’ esperienza orientale e farci nostra ( con opportune modifiche) questa nuova opportunità

Possiamo crescere assieme, creare curiosità, nuovi progetti, nuove applicazioni, essere presenti e partecipi ad un progetto comune assolutamente nostro “ Made in Italy”.

Le menti ci sono, le idee non ci mancano non per nulla siamo ancora i più apprezzati in molti settori in Italia e all’estero.

Abbiamo i migliori Coltivatori del mondo, i migliori Progettisti e gli Artigiani più quotati.

 

Dobbiamo essere uniti

 

Per un progetto comune, una filiera completa, dal produttore al trasformatore finale, mantenendo la propria identità senza vincoli societari o impegni cooperativi.

 

Serve solo la voglia di intraprendere una strada diversa, guardare un po’ più in là del solito evitando il più possibile i Paragoni assurdi (vedi IKEA solo per fare un nome) .

Entità che producono in gran parte all’estero e vendono in Italia

 

Ragionate su questo!!!!

 

Noi siamo già partiti grazie all’ iniziativa di Valter Roana e il tutto parte da un emozione, un’ emozione forte, intensa, che ha dato modo di ragionare in modo diverso, capendo che può essere un evoluzione in agricoltura, un nuovo modo di coltivare, nuovo si parecchio, per noi stravolge il nostro modo di ragionare, stravolge il modo di coltivare, di fatto stravolge tutta la nostra tradizione secolare di coltivatori.

Il tempo passa e i tempi cambiano e anche noi dobbiamo cambiare di pari passo confortati dal fatto che almeno potremmo ottenere un buon reddito e con una sicurezza del ritiro materiale.

Materiale praticamente piazzato tutto all’ estero in tronchi (più ne abbiamo meglio è)

 

Non basta : A detta di Valter il legno va lavorato da noi, deve essere valorizzato, l iniziativa deve creare un cerchio organizzato in Italia, dobbiamo creare una filiera completa dalla Piantumazione alla trasformazione e oltre alla valorizzazione del tavolame dobbiamo valorizzare anche gli scarti .

Gli scarti devono diventare Biochar, nei terreni ne abbiamo bisogno ci serve, ci serve come ammendante, come contenitore idrico e come contenitore finale di co2.

 

Da un emozione siamo arrivati a questo e piano piano stiamo creando una cosa nuova, strutturata e nel nostro piccolo facciamo un gran bene anche al nostro pianeta, grazie alla grande quantità di co2 che questa pianta è in grado di assorbire ( Report IPCC 2018) .

 

E’ un’iniziativa importante, diversa, emozionante, molto impegnativa ma grazie a tutti voi

possiamo STUPIRE e dimostrare cosa voglia dire essere ITALIANO.

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